Era Industriale

La rivoluzione industriale del XIX secolo portò all'incremento della meccanizzazione: le qualità ancestrali dei cani da caccia e da guardia furono quindi meno apprezzate. L'interesse dell'uomo si spostò verso caratteristiche come la socievolezza o l'affettuosità e verso i canoni estetici, che furono perfezionati. Comparvero i primi saloni di bellezza per i cani, dove griffoni e barboncini venivano agghindati in poche ore. Ma l'attenzione dell'uomo non fu rivolta solo ai cani da compagnia; anche per i cani da guardia e i cani pastore ci furono cucce più adeguate e un'alimentazione migliore, sebbene sempre costituita in prevalenza dagli avanzi dei pasti del padrone. I cinofili cominciarono a organizzarsi. La prima mostra canina, tenutasi in Inghilterra nel 1859, suscitò grande scalpore. I Francesi attesero fino al 1863 per indire la prima esposizione, che riunì centoquaranta esemplari giudicati da professori del Museo di Storia Naturale. La prima rassegna internazionale ebbe luogo nel 1865. Entro il 1884 Australia, Canada, Francia e Stati Uniti divennero ospiti delle mostre che allora assunsero frequenza annuale. La mancanza di canoni oggettivi di giudizio nelle prime mostre aveva intanto spinto un medico londinese, l. H. Walh, a pubblicare nel 1867 un libro intitolato The Dogs or the British Island, che includeva la dettagliata descrizione di trentacinque razze, sviluppando così il concetto di standard delle razze, per mezzo del quale oggi si giudicano gli animali nei concorsi. Nel 1873 gli Inglesi crearono una società, il KENNEL CLUB, per migliorare, mantenere e ricostituire le razze nazionali e riconoscere quelle straniere che avrebbero potuto essere utilizzate per perfezionare gli allevamenti britannici. Nel 1882 i Francesi fondarono la SOCIETE CENTRALE CANINE, che aveva obiettivi simili a quelli del KENNEL CLUB e aprì un Libro delle origini.